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11 luglio 2017
SESSANTA E NON VEDERLI(troppo): segreti beauty rubati a Brigitte Trogneux ( seconda parte)
Dietro la scelta di trucco & parrucco c’è lo zampino di Michèle Marchand, detta Mimi, deus-ex-machina della mondanità francese e ‘consulente’ dei suoi protagonisti.
A lei si sarebbe rivolta una preoccupata Trogneux a inizio campagna elettorale, ricevendone i consigli giusti su maquillage, taglio, colore di capelli, mise da indossare a seconda della circostanza.
Risultato: un look naturale, che privilegia tinte nude senza appesantire i tratti. Azzeccata anche l’acconciatura: un bob biondo che le sfiora le spalle, caratterizzato da una frangia corta.
Un look che il make up artist Leandro Calore giudica ineccepibile considerata l’età di Madame Macron, perché “maschera, minimizza e camuffa, senza cercare di coprire i segni dell’età. E lo fa utilizzando nuance naturali, affini ai suoi colori di base”.
Vediamo allora le strategie beauty per mantenere un aspetto fresco anche dopo 60 e che Brigitte conosce bene.
BOCCA: neutra di giorno, rosso scuro di sera
Con il passare del tempo le labbra tendono ad assottigliarsi. Per aumentarne il volume e ridurre la visibilità delle rughette che, spesso, ne segnano il contorno basta tratteggiarne il profilo con un matita labbra, che useremo anche per colorarne l’interno.
La scelte delle nuance punta, anche in questo caso, a ottenere un effetto di grande naturalezza.
Sì a colori neutri per il giorno ed eventualmente a un rosso scuro per la sera, entrambi rigorosamente a lunga tenuta. Un no deciso, invece, al gloss, colpevole di ‘migrare’ e di mettere in mostra il cosiddetto bar-code, insieme di rughette tipiche del contorno labbra.
CAPELLI: mai oltre le spalle.
Dimentichiamo le acconciature delle first lady di una volta (stile Margareth Tatcher, per intenderci).
No a chiome cotonate, a raccolti gonfi, ma neanche a capelli lunghi oltre le spalle. Le lunghezze estreme diventano sconvenienti oltre gli ‘anta’, quando è facile che compaiono i primi fili bianchi e la capigliatura perda gradualmente luminosità.
Il taglio ideale è medio-corto, ingentilito da scalature e schiariture disposte ad arte, in base alla forma del viso e ai suoi colori di base.
Un volto lungo, per esempio, può essere ridimensionato da un’acconciatura vaporosa sulla sommità del capo.
Un viso tondo, al contrario, verrà snellito da ciocche ‘spettinate’ che ne nascondano i lati.
Eventuali raccolti sono adatti alla sera, ma vanno realizzati con molta attenzione.
Capitolo a parte spetta al colore: meglio evitare l’uniformità da radice a punta, così come le tinte estreme, chiarissime o scurissime.
Le prime (i biondi nordici, per capirci) enfatizzano il pallore del viso e mettono in risalto occhiaie e macchie ambrate. Le seconde (nero corvino, castano scuro…) induriscono i lineamenti e ‘appesantiscono’ i tratti del volto. L’equilibrio, insomma, sta nel mezzo: nelle sfumature del castano, ravvivate da mèches biondo miele, biondo cenere o, perché no, leggermente ramate.
Credits: IO DONNA
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